Nocera Terinese - Ligea Life

Vai ai contenuti

Menu principale:

ABOUT

Nocera Terinese

I trascorsi storici di Nocera paiono tutti disegnati nella sua skyline, che si staglia tra il verde delle colline e l’azzurro del cielo primaverile ove si distinguono il  profilo di chiese, edifici storici e monumenti di rara bellezza architettonica. Essi, testimoni silenti di un vissuto che affonda le radici in un passato remoto in cui  uomini pazienti e laboriosi contesero ai boschi, ed affrancarono dalla malaria, le terre in cui incastonarono le prime abitazioni, contribuiscono a disegnare un intricato dedalo di vie e vicoli attraverso cui tentano di celare – quasi custodire – il segreto di una bellezza che viene da lontano.
Vari popoli e dominazioni si sono avvicendati a Nocera e ognuno ha inteso  imprimere il suo stigma monumentale, la propria impronta architettonica, la  personale firma artistica. A leggere tra Chiese, iscrizioni, portali, bassi abitativi e monumentali facciate di storici palazzi si comporrebbe un mosaico complesso di avvenimenti che rivelano il volto di una comunità fortemente ancorata alle proprie radici e che non rifiuta un confronto con esse.

Purtroppo in ogni epoca l’azione funesta della natura non ha risparmiato distruzione e rovina che, però, non hanno alimentato un sentimento di rassegnazione innescando, al contrario, una spirale virtuosa di buoni intenti e fattiva collaborazione. Ne è prova la lunga catena umana (che la tradizione ricorda e che la storia ha fissato) tra l’arenile del fiume Grande e via Arena per il passaggio di materiali, e fra questi laterizi, necessari al restauro/ampliamento/completamento della Chiesa di San Giovanni Battista e della sua prolicroma cupola.
Quest’ultima trasfigura allora in raffigurazione plastica dell’idea di comunità: la convergenza dell’intento, la collaborazione fattiva, il sorreggersi a vicenda per addomesticare la natura, l’ambiente ed il destino. E tutto ciò si trasforma in simbolo  di una sinergia virtuosa, che si fa forza, che fa la comunità e riscopre l’immanenza di presente che è stato passato e che diverrà futuro.

Antonio Macchione


 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu